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GNUSWIK
n° 3 del 26 SETTEMBRE 2006
IN QUESTO
NUMERO
DIE
DIREKTOR - Prefazione e pensieri ALMANACCO DELLO ZIO BACCO
Notizie curiose articoli by
Wikingo:
LA PIA
ADDOLORATA E LA DARK LADY
MAI DIRE MAIS
L'ATTO DI ZIDANE
ADDIO STEVE
CIRCOLO PICK-WIK
Libri CD consigliati dal WìK
DAL MONDO
dalla stampa o dal Web ARS LONGA VITA BREVIS
Il quadro del giorno
PERUGINA - Le dolci
opinioni
A lato un mio quadro: Stefano
in arte
Wikingo, "Point
of Know Return", acrilico, 2002
DIE DIREKTOR
Niente di troppo nuovo per esser qui segnalato, a parte il fatto che ogni giorno
sembra buono per la IIIa guerra mondiale e i telegiornali provano un sottile prurito al
fenomeno-non fenomeno della "morte", riparandosi nel finire del loro necrologiornale in affannose ricerche di bizzarre idee che possano deviare la
paura di morire e di essere inutili, e intanto pseudoreligioni di ogni dove:
cristianesimi, islamesimi, ebraesimi, induesimi, ateismi, dianeticismi, ecc.
stanno sterilizzando l'uomo e la sua intelligena, la vita stessa.
Mi scandalizzo subito per un padre che decapita un figlio dimenticandomi che non
è che sia qualcosa di nuovo, questa malattia è antica...Per secoli abbiamo
pregato un "dio" che chiedeva ad un certo Abramo di sgozzare suo figlio...ed è
ancora più antica la storia di Kronos divoratore dei suoi figli.
Ma perchè mai un uomo deve condannare la sua intelligenza e credere ciecamente a
una dubbia storia?
Perchè mai accettare che le leggi vengano da un libro, il male di fondo di tutte
queste idiozie è il sottolineare i la visione del "peccato che va punito". Idea
forse continuata in occidente anche grazie a una certa frequenza dei freudiani
nel dare questa "colpa"ai genitori.
Se c'è un male andrebbe curato. Se c'è un errore potrebbe essere corretto. Ma
questa idea di peccato accomuna li idioti, che siano politici, pensatori o
religiosi. Sempre di colpa, alla fine, sembra che vadano a parlare: per i
musulmani è peccato una cosa, per i cristiani un'altra, per gli operai una cosa,
per gli in-dustriali un'altra. L'appartenenza ad una idea, ad una famiglia,
l'umiliarsi fra popoli per una partita di pallone o un pezzo di
terra...Evidentemente siamo vittime di milleni di repressioni, morti, guerre, e
certi binari mentali, oramai così profondi che è difficile liberarsene, portano
noi masse a morire per un ideale, una bandiera più bella di un'altra, che ci
ripara dalla paura principale di ciò che forse non conosciamo bene: noi stessi,
la vita. Siamo stati vittime di innumerevoli glaciazioni, dimenticate, come
uomini siamo stati sterminati in massa, ci siamo sterminati in massa, per colpa
di idee, meteoriti, ideali, sogni, erezioni, eruzioni... E navigar m'è dolce in
questo mar come astronave a forma di palla che se non fosse sì inclinata e a
questa distanza dal sole non ci permetterebbe (questa) misteriosa forma di vita.
E a questa misteriosa forma di vita io e tutto il Gnuswìk si inchina, a questo
mistero, alla musica e a ciò che comprendo, al silenzio e a ciò che non
comprendo.
Il tema di questo Gnus Wìk! è il ponte, la coincidenza degli opposti, il
collegamento.
Buona lettura,
Wikingo |
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LA PIA ADDOLORATA E
LA DARK LADY______By Wikingo
PROBABILI PARALLELISMI?
So che può sembrare un argomento strano, ma nella mia crescita due entità molto
affascinanti e al contempo un pò inquietanti mi hanno tanto incuriosito: da una
parte le ragazzine dark e dall'altra quelle signore che fanno chilometri in
bicicletta per andare a cambiare i fiori dei loro cari, che identificheremo qui
come pie addolorate.
Solitamente amanti della musica omonima, le ragazze dark hanno un look più o
meno volutamente funerario-fantasy, se sono veterane probabilmente ascoltano
Siouxie, i Cure, o forse anche qualcosa di più oscuro che non conosco, non so...
Potrei azzardare Diamanda Galas o gruppi come i teutonici Lacrimosa, le più
moderne preferiscono invece il noto Marylin Manson,gli Him, o altre formazioni
noir, spesso sfocianti in un postmoderno o prolisso Prog-Epic-Metal...In questo
kamasutra di desinenze più o meno familiari volevamo solo far intendere che se
la musica è fenomeno gregante in ogni età
per le ragazze dark riveste un ruolo centrale, rituale. Ma la musica forse è
solo un mezzo per qualcos'altro...Per un superamento della mente, delle barriere
umane...Chissà?
Spesso sanno essere estremamente affascinanti, anche se portano anfibi ai piedi,
il trucco al viso potrebbe farci pensare a moderne punkleopatre (punk +
clepatra). A proposito, di solito sono rivolte a culti magico-pagani, ma forse
più per interesse superficiale o moda temporanea, nei casi più rari chissà,
forse fiutano nella magia quei legami con la natura che si sono persi in
parrocchia, che ricordiamolo in alcuni loro coetanei inizia a mietere le prime
vittime psichiche, spesso addomesticate sin dal nido alla dipartita cosmica tra
Dio e il suo Avversario. Di solito parliamo di ragazze molto giovani, diciamo
dai quindici ai ventitrè anni, spesso lasciano il questo look-pensiero in età
più adulta e diventano dolci e sensibili signore... O chissà? Spietate
feticiste... Oppure un misto fra le due...
La pia addolorata invece, ha già una certa età, diciamo dai 65 in su,usa
copristi la testa con fazzoletti effiggianti decorazioni allucinanti, di solito
anacronistiche e postpsichedeliche, in uno stile che aleggia tra l'Art Nouveau e
il periodo più creativo di Victor Vasarely. La nostra amica passa i pomeriggi,
con amorevole cura, a pulire e ripulire le tombe da porcellini di Sant'Antonio e
sterpaglie, e prega...Prega l'entità di riferimento, nel nostro paese il Dio
ebreo, per i propri morti e spesso anche per quelli degli altri.
A differenza della ragazza dark, che usa automezzi di colore scuro, la perpetua
predilige la bicicletta o è una grande camminatrice. Di solito è ligia anche
nella sua guida, le addolorate più anziane usano spesso tagliare la strada, in
questo caso vengono chiamate anche pie kamikaze.
La differenza più evidente tra la oscura teenager e la pia peripatetica, sta
proprio nell' età che stanno vivendo. L'assonanza invece è il pensiero continuo,
la riflessione costante sulla pars distruens, la simbiosi quasi costante con la
morte.
Di solito la ragazzina ha una idea romantica della morte, di sicuro ne ha una
idea, l'ha vista "alla lontana" oppure chissà, in qualche quadro di Bocklin o
dei Preraffaelliti. La vecchia addolorata poverina, è addolorata proprio perchè
le è morto un proprio caro e ne perpetua quasi quotidianamente il lutto.
In entrambi i casi, queste camminatrici nell'ombra, queste signore in nero,
seppur con alcune differenze, passano gran parte della loro vita
nell'adorazione, nella venerazione, nella riflessione indirizzata a Sora Morte.
Non v'è dubbio che molto del look della ragazza dark sia soltanto presa in
prestito da mode...Ma al di là di questo è comunque una facciata che lei sceglie
di darsi, la maschera "triste", malinconica, che spesso questa ragazza assume,
una maschera, che come tutte le maschere andrebbe analizzata, ed è forse legata
alle nostre paure più insondabili: qualcosa lega queste due tipologie di donna a
tutto il pensiero filosofico occidentale? Penso ad Heidegger o altri filosofi, o
al culto della morte in civiltà nel tempo e nello spazio lontane dalla nostra.
Da sinistra Lady Angellyca, artista dark moderna, Il quadro "Perpetua" di Ezio
Sanapo, una statua di Shiva il distruttore, sita a Bangalore. e alta ben 65
metri! A destra un'immagine della morte tratta da "Il cavaliere la morte e il
diavolo" di Dürer
Spiattelliamo ovvietà se scriviamo che la morte fa paura a molte persone. La
morte e la paura di soffrire nel trapasso generano una tale angoscia che quando
veniamo in argomento tendiamo a cambiarlo all'istante. Chissà, forse per le
nostre amiche il lutto, il pensiero della morte, viene esaltato proprio per
auto-catarsi di questa paura, umana e comprensibilissima. Nell'affiancarsi al
cimitero ci si addomestica piano piano all'idea della morte, della propria
morte, così che quel giorno non sarà una tremenda novità. Stessa cosa potremmo
dire per le ragazze dark. Chissà...? Effettivamente questa società è distratta e
arriva alla morte come fosse un errore della natura, non siamo preparati a
morire. Il Romanticismo separò ed esaltò il pensiero della morte, e lo stesso
fecero le religioni, la nostra prima fra tutte...E non è l'unica, nella
Trimurti, che sarebbe la "trinità indiana" composta da Brahma il creatore,
Vishnu, il conservatore, e Shiva il distruttore, la parte più adorata fu, per
secoli, quella distruttiva di Shiva, e oggi pochi sono pochissimi i templi
rivolti a Brahma rispetto a quelli per Shiva.
Se osserviamo la stragrande maggioranza dei telegiornali ci accorgiamo che più
la morte è orribile più vende (non parliamo poi del cinema) e forse chissà il
discorso è vecchio più di qualsiasi Gnus WìK! , o forse è ancora da scoprire del
tutto, o forse quella via di mezzo che è sempre la soluzione giusta. Non rimane
che fotografare quello che queste insondabili figure, la ragazzina dark e la pia
addolorata, rappresentano per noi...Forse non le notiamo, non ci facciamo caso,
ma loro sono sempre lì, contemplatrici insondabili del fioco luccichio dei
ceri...
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MAI DIRE MAIS________________________________
By Wikingo
Insieme al mio amico Tommy sono andato a fare i pop-corn in uno stabilimento che
si occupa di costruire trattori. Da quello che ho intuito si trattava di una
festa per i dipendenti. La cosa interessante è che mentre noi distribuivamo
chili di mais, a fianco a noi, grandi monitor a schermo piatto mostravano
immensi mietitrici ultramoderne, larghe 20 metri, che sfoggiavano un bel design,
lame e meccanismi ingegnosissimi e un sottofondo accattivante rock/fusion (stile
jingle per F1 per intenderci). Nel video, questi stupendi "trattoroni"
gareggiavano con automobili, per dimostrare le loro prestazioni in velocità, e
ogni tanto tecnici, credo molto affermati nel loro campo, commentavano le
caratteristiche del prodotto. Tutto molto interessante anche se con una certa,
leggera, esagerazione verso una visione neofuturista....vabbè la coincidenza che
mi faceva sorridere è che quegli immensi mezzi raccoglievano quello che io e il
mio amico stavamo distribuendo ai dipendenti della fabbrica che costruivano quei
trattori. Come dire dal consumatore al produttore!
L'ATTO DI
ZIDANE______________________________By Wikingo
Lo stambecco, il cervo volante, l'antilope, il toro, il cervo, così come molti
altri animali,usano scontrare il loro capo con quello del "rivale" per
dichiarare il possesso di un territorio o forse quello di una donna della
propria specie. Zibedine Zidane, noto campione del mondo al pari di Pelè e
Maradona è riuscito a darci un esempio di quello che siamo sotto la bella
facciata dell'educazione alla civiltà, alle religioni o cos'altro...
Pessimo esempio per i bambini ok, ma ottima occasione per parlare dell'uomo e
della sua curiosa mente. In principio, parliamo di centinaia di migliaia di anni
fa, l'uomo era cannibale, mangiava forse anche membri del suo stesso clan, era
nomade. Poi, col tempo, perse il cannibalismo e divenne "stanziale", ma per
molto tempo ancora usava tagliare la testa del nemico e berne il contenuto.
Nella testa chissà era posizionata l'energia vitale (Grandi Propilei della
Storia Mondadori), con la testa usciamo dall'utero (dal sancrito Udaram-grotta)
e di solito con la testa ci identifichiamo. Ci coccoliamo, ci strusciamo, ci
baciamo, e ci...
Scorniamo...Così come lo stambecco o altri animali l'uomo difende la sua
famiglia. Ha poi un modo tutto speciale che lo fà somigliare a certe specie di
scimmie, riesce cioè a ferire con la parola e il semplice sbeffeggiamento
"l'altro clan" diverso al suo. Del resto le stesse persone che quando ero
piccolo mi stracciavano i disegni all'uscita di scuola, oggi, che sono più bassi
di me, mi salutano guardando in basso, e capiamo qui il perchè. Si aprirebbero
capitoli a non finire su l'uomo e la società, l'individuo e il gruppo, discorsi
che non ci sentiamo oggi di affrontare in questo numero. Per il gesto di Zidane
che ha colpito la morale di molte persone, ho due teorie. Colpire con la testa
il petto di una persona più altà a mo' di ariete vuole forse cercare di spezzare
in due la sua altezza fisica, un pò come ha fatto Bin Laden con le Twin Tower,
la mia prima teoria è che Zidane abbia dato la testata motivato in maniera
superficiale dalle offese verbali di Materazzi, ma profondamente la ragione
principale sia da cercare nella differenza
di altezze. Zidane più basso temeva/invidiava quell'altezza e la voleva
dimezzare...Chissà?
E' un'ipotesi curiosa non trovate? Ma credo che vada menzionata anche la seconda
ipotesi. Davanti all'apparente campione italiano si celava una persona meschina
che violentemente e sottilmente violentava l'anima e la mente di Zidane
offendendo sua madre: nel mondo delle immagini valgono le immagini non le parole
(che noi non potevamo sentire). Se l'altezza è altezza fisica, per spostamento è
anche altezza morale. Tagliando in due l'altezza di Materazzi, Zidane voleva
spezzare in due la sua apparente altezza morale: altra ipotesi interessante.
ADDIO
STEVE_____________________________________
By Wikingo
Preso da una svista è morto, trafitto da una razza, Steve Irwin, simpatico
conoscitore del creato.
Certo gran stuzzicatore di razze, di animali, il ricercatore-showman, riusciva
comunque a non ridicolizzarli e comunicare in modo originale (anche se a volte
un pò troppo esibizionista) le conoscenze attuali sui vari popolatori di questo
pianeta che non siano uomini. Forse qualcuno di voi ha potuto godersi i suoi
emozionanti documentari, più di una cinquantina. Steve, australiano di 44 anni,
era soprannominato crocodile hunter ma in realtà era un vero amico dei
coccodrilli, si impegnò per tutta la vita per la loro salvaguardia così come
quella di tanti altri animali. Sperando che i suoi fans se la smettano di
ammazzare razze nei mari dell'Australia per vendicare la sua morte, porgiamo in
queste due righe un saluto, dal mondo degli animali a quello delle anime. |
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CIRCOLO PICK-WIK
_______________ OPERE D'ARTE E D'INGEGNO, LIBRI, CD, DVD CONSIGLIATI DAL
WIKINGO
YES - CLOSE TO THE EDGE - ATLANTIC RECORDS - 1972 1. And You And I 2. Siberian Kathru 3. Close To The Edge
a) The Solid Time Of Change b) Total Mass Retain c) I Get Up I Get Down d) Seasons Of Man
Londra, mia cara Londra, che dasti alla luce San Lennon, San Oldfield, Santa
Katerina Bush, e tutti gli altri santi, eccomi ancor oggi a parlare dei tuoi
artisti che amarono effigiarsi con l'affermazione all'esistenza: YES! Ok molti dei miei amici storceranno il naso perchè con loro parlo spesso di
questo gruppone, ma ricordo a costoro che dal numero zero ad oggi ancora non
avevo
dedicato ai miei beniamini nemmeno una recensione! Provvediamo subito. Gli
Yes nacquero a Londra nel 1968, Jon Anderson, classe '44, cantante che aveva
fatto alcuni esperimenti con vari gruppi, lavorava per sbarcare il lunario come
cameriere nel Pub dove gli Yes si formarono e suonarono la prima volta. Sulla
scia dei Beatles e di mille altri artisti questo gruppo di ragazzi poco più che
ventenni iniziarono a rapportarsi con la musica in modo fricchettone-beatlesiano, ma con un impegno "genuino" sin dal principio nel
cercare già di crescere da questa posizione di partenza. Ora, è noto come nel
Progressive fine '60 inizio '70 si ebbe una evoluzione del ritornello beatlesiano in Suite, sulla scia di
Sergent Pepper's (dicono gli esperti) ma non solo, si ebbe una straordinaria
esplosione atomica musicale, dove le contaminazioni erano disparate e fare
ricerca musicale non era considerato solo un hobby.
Riguardo agli Yes poi le influenze erano innumerevoli, lo stesso Jon Anderson
alle domande di un fan giapponese che chiede a quali artisti si ispirava da
giovane cita un centinaio di artisti (v. blog di Jon Anderson). Si parte da
Elvis e i Beatles per passare dalla Classica, a Bob Marley uno dei miti di Jon
(si ascoltino Homeworld, And You And I). Nel 1970-1971 gli Yes erano oramai
sulla cresta dell'onda e potevano permettersi dischi più ricercati. Già avevano
iniziato questo percorso sotto il segno di Fragile (1971) dove annusiamo
ritmiche che verranno stracitate nei telefilm degli anni '80 e sonorità già
new-age, tuttavia, dopo averli ascoltati tutti quasi da vomitare posso dire che
Close To TheEdge (1972) insieme a Going For The One (1977) rimangono i dischi
migliori.
Testo
tratto dalla quarta parte di CLOSE TO THE EDGE: SEASONS OF MAN
" The time between the notes relates the color to the scenes.
A constant vogue of triumphs dislocate man, it seems. And space between the focus shape ascend knowledge of love.
As song and chance develop time, lost social temp'rance rules above. Ah, ah.... Then according to the man who showed his outstretched arm to space,
He turned around and pointed, revealing all the human race. I shook my head and smiled a whisper, knowing all about the place.
On the hill we viewed the silence of the valley, Called to witness cycles only of the past.
And we reach all this with movements in between the said remark. Close to the edge, down by the river.
Down at the end, round by the corner.
Seasons will pass you by, Now that it's all over and done,
Called to the seed, right to the sun. Now that you find, now that you're whole.
Seasons will pass you by, I get up, I get down. I get up, I get down.
I get up, I get down. I get up "
Dal 1968 a oggi 2006 gli Yes hanno avuto innumerevoli cambiamenti di formazione
fino a ritornare alla formazione originale, o quasi originale, dato che per
molti Bill Bruford, il batterista che portò gli Yes a Close To The Edge e poi se
ne andò nei King Crimson, non fu sostituito degnamente da Alan White (per il
Gnuswìk sono entrambe grandi batteristi).
Proviamo a descrivere in pochi punti le caratteristiche essenziali degli Yes:
- Compresenza di una omnicontaminazione che tutto accetta, musica
che sa essere
a tratti minimale, a tratti "mediale" e poi anche "mas- simale", una
compenetrazione e compresenza di opposti, paralleli, e una affinità
elettiva fra i componenti, ancora tutt'oggi viva.
- L'India, presentissima nei testi di Jon (che sto iniziando a
tradurre in que- sti giorni) è spesso presente nelle tematiche, ho
tremato per le analogie con le
mie letture di questi ultimi cinque anni. In generale forte legame con la
letteratura e la poesia internazionale e con le musiche etniche di varie regioni
del mondo.
- Temi e arie ispiratissime, evocative, progressive, che crescono e si modifi-
cano tendendo all'infinito, echi di passaggi diversi che giocano di mille
sfumature. Un gioco di cacce e specchi in stile bacchiano che ricordano
la classica, ma allo stesso tempo un gioco di ritmi e intrecci sonori-melo
dici originalissimi, l'uso dell'elettronica, caratteristiche che saranno ripre-
se a tratti per trent'anni nei gruppi posteriori.
- Estrema abilità e formazione tecnica dei componenti cosa che li accomu-
na agli altri grandi grupponi rock e progressive di allora
Insieme a gruppi come i Genesis, Gentle Giant, Pink Floyd, King Crimson,
Emerson
Lake
& Palmer ecc. furono anticipatori della New Age e della World Music. Non
possiamo qui
riassumere la storia di un gruppo così variopinto che ha visto diversi cambi di
formazione
e al finire una Ri-Union nel 1991 delle formazioni vecchie e nuove... Erano in
scena due chitarristi, due tastieristi, incredibili gli Yes... Di solito nei gruppi ci si
ferma la litigio, questi
dopo il litigio han suonato tutti insieme, vecchi e nuovi.
Al momento attuale la formazione degli Yes è quella di Tales From Topographics
Oceans
(1975), e Going For the One (1977) se si esclude la mancanza di Rick Wakeman,
mitico tastierista del gruppo. Oggi gli Yes, e Jon Anderson in particolare, seguono arrangiamenti orchestrali,
la loro radici di musicisti classici sta prevalendo nella seconda età, non vedo nel loro
ultimo lavoro
Magnification, un trasporto pari al disco che sono oggi qui a presentarvi,
tuttavia rimangono sempre gli Yes e in Dreamtime, Jon Anderson ci regala un'altra splendida
aria.
v. storia del
prog
v. storia degli Yes
DAL MONDO_____________________________
ARTICOLI VARI PRESI DA ALTRE FONTI
LA SFIDA AL PARANORMALE (dal sito della Associazione Astrofili Trentini) Si aprirà il prossimo 29 ottobre al teatro Verdi di Padova il VI convegno
nazionale del CICAP, il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale: "Il titolo scelto
quest'anno "Scienza, paranormale e massmedia" vuole indicare quei temi la cui interazione è spesso combattuta: gli
spettacoli televisivi, come la carta
stampata, trattano molte volte in maniera sensazionalistica ed acritica l'evento
paranormale, la cui presunta eccezionalità aumenta l'audience e le vendite, rinunciando ad una spiegazione
scientifica del fenomeno, che esiste ed
è ben conosciuta nella maggior parte dei casi. (...)Nella tre giorni padovana si
alterneranno più di 50 relatori, tra
cui Piero Angela, Enrico Bellone, Umberto Eco, Silvio Garattini, Margherita
Hack, Paul Kurtz, Danilo Mainardi,
Michele Mirabella, Tullio Regge, Giuliano Toraldo Di Francia, Roberto Vacca.
(...)
"Le sessioni previste sono sette e si occuperanno di argomenti che vanno
dall'indagine sul campo del presunto
paranormale ai fenomeni insoliti della fisica; dalle medicine alternative alle
illusioni della ''lottologia''; dall'astrologia agli
UFO; dai misteri della mente ai rapporti tra scienza, paranormale e
mass media; dal ruolo della scuola
nella diffusione della cultura scientifica ai trucchi di medium e sensitivi."
(...) Verrà allestita anche una 'mostra interattiva', intitolata ''Misteri Risolti'' (...) Sono anche previste due serate speciali: venerdì 29, l'illusionista americano
James Randi rievocherà oltre 30 anni
di indagini nel mondo del paranormale, da come smascherò i trucchi di Uri Geller
e dei guaritori filippini a quando agì da consulente della prestigiosa rivista Nature per smontare il famoso
caso dell'acqua con la memoria. (...)
ARS LONGA VITA BREVIS___________________________
John Constable,
The Cornfield,
1826
Constable e Turner sono indubbiamente due pittori inglesi fra i più amati, e a
ragione, dagli
artisti di tutto il mondo, ma sottovalutati spesso dalla critica del tempo e
forse da quella italiana in particolare. Sono d'importanza eccezionale nel
passaggio tra pittura "classica" e "moderna", oltre che nell'evoluzione della
pittura di paesaggio. Certi acquerelli di Turner anticipano e azzardo "superano"
i concetti di Rothko, e ogni astrattismo ogni realismo con Turner si raggiunge e
si trascende. Lo stesso Arcangeli,
quasi in solitudine, li descriveva negli anni '70 come i primi
pittori "moderni"
ed è difficile non dare ragione allo storico se si conosce solo alcune fra le
loro innumerevoli opere. Paesaggio della natura che diventa paesaggio
dell'anima. Paesaggio come passaggio - più che tra antico e moderno - tra la
realtà e la Realtà.
PERUGINA_______________________________________
LE DOLCI OPINIONI CHIAMATE VERITA'
Chi cerca trova!
anonimo
Cercar non vuol dir trovar...
anonimo
Se son rose fioriranno!
anonimo
Se son rose... Pungeranno! :)
Wikingo
La bigamia è avere una donna di troppo,
a monogamia lo stesso.
Oscar Wilde |
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